La scelta del terriccio è importante per il ciclo di vita delle piante. Il terriccio, costituito da torba, compost e materiale drenante, deve garantire alla pianta il giusto ricambio di ossigeno e anidride carbonica, l’apporto di sostanze nutritive e il drenaggio dell’acqua al fine di evitare i ristagni idrici. Ecco, dunque 4 consigli pratici per scegliere quello giusto.

Terriccio universale

Il terriccio universale è un tipo di terreno preparato in modo tale da essere adatto a diversi tipi di piante.

Esso possiede un ph neutro, che lo rende non troppo alcalino e nemmeno troppo acido, e un’ottima capacità di trattenimento dell’acqua. Il terriccio universale, quindi, si rende generalmente adatto alle piante da fiore e a quelle aromatiche. Inoltre,è in grado di migliorare la qualità del terreno del giardino e la sua composizione può essere arricchita dall’aggiunta di altri prodotti.

La dimensione del vaso

Nello scegliere il terriccio adatto alle vostre esigenze dovrete tenere in conto la dimensione del vaso della pianta. La quantità di materiale drenante dipende da essa. Un vaso grande necessita di grandi pezzi di torba e di grossi sassolini in quanto l’esigenza di drenare acqua è maggiore. Un vaso dalle dimensioni ridotte richiederà invece del materiale drenante di dimensioni più piccole.

Il ciclo di vita della pianta

Un fattore da tenere in considerazione è il ciclo di vita della vostra pianta. Le piante annuali, come ad esempio le viole o i gerani, hanno un ciclo di vita corto e, dunque, il terriccio universale, molto più economico degli altri, è quello più indicato. Al contrario, le piante perenni a ciclo lungo, come ad esempio il gelsomino o i viburni, hanno bisogno di un terreno granuloso. Esso, infatti, grazie all’abbondanza di sassolini presenti, garantirà il giusto drenaggio dell’acqua nel tempo.

Un terriccio per ogni tipo di pianta

Esistono terricci specifici per i diversi tipi di pianta. Se avete intenzione di coltivare degli agrumi allora dovrete optare per uno leggero, con un’elevata percentuale di sostanza organica che aiuterà a trattenere l’umidità. Se amate le rose e le orchidee, invece, dovrete utilizzare due diversi tipi di terriccio. Nel primo caso, è consigliabile quello specifico per la messa a dimora delle rose, leggero e composto da humus vegetale con un’elevata capacità di ritenzione idrica. Nel caso delle orchidee, scegliete un terreno composto da materiali vegetali o minerali, drenante e in grado di asciugare rapidamente per evitare i ristagni d’acqua.

Le piante acidofile, invece, come le gardenie, le ortensie o le azalee, richiedono un terriccio specifico fibroso, ricco di sostanze organiche ma povero di minerali, in grado di trattenere l’acqua. Le piante grasse, infine, dovranno essere protette dal ristagno idrico attraverso un terriccio ricco di sabbia e materiale organico dalle forti capacità drenanti.